Fruit machine Di Bernardo Rietti Toppeta

Fruit machine

Fruit machine, Di Bernardo Rietti Toppeta

Negli ultimi anni ha avuto larga diffusione una malattia socialmente rilevante, la ludopatia o azzardopatia ossia l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo e fare scommesse, nonostante l’individuo che ne è affetto sia consapevole che questo possa portarlo a gravi conseguenze. Tale disturbo ossessivo compulsivo, alimentato dalla capillare diffusione delle slot machine, ingenera malessere e dipendenza incontrollabile dal gioco d’azzardo e porta a lungo termine alla totale distruzione personale e sociale
dell’individuo che ne è affetto. Le Slot con i tradizionali simboli raffiguranti la frutta sono tra i giochi più famosi e diffusi e nell’immaginario collettivo rappresentano le Slot per eccellenza.

Gli scatti realizzati vogliono rappresentare una “fruit machine” dove le immagini contenenti frutta si alternano a immagini jolly ossia quelle a “mani vuote”. Le varie combinazioni possibili sono programmate in modo che, solo a fronte di un grande incasso, si verifica una piccola vincita per cui a vincere in definitiva è sempre la macchina. Il jolly diventa in sostanza l’immagine chiave del lavoro e rappresenta una icona ingannevole a doppia valenza: abbaglia e illude chi lo vede uscire continuamente incentivandolo a giocare e contemporaneamente, manipolando la realtà, distorce la consapevolezza che a fronte di tante puntate alla fine si rimane sempre a mani vuote.

Il collettivo Di Bernardo Rietti Toppeta, attivo dal 2010, lavora a sei mani realizzando diversi progetti monotematici, sperimentando quasi tutte le discipline artistiche: pittura, scultura, installazione, fotografia, grafica e video arte. Insieme condividono il progetto Spazio Inangolo. Alcune collettive segnalate: Liquid images – Museo Tarii Crisurilor, Oradea (Romania); Miden Festival – Historic center, Kalamata (Grecia) ; Proyector VI International videoart festival – Off Limits Gallery, Madrid (Spagna); Videobabel Video art + Audiovisual experimental – Auditorio ICPNA, Cuzco (Perù); Now & After Festival international videoart – State Museum of Gulag, Mosca (Russia)

www.inangolo.it